Menu principale:
2010-2013 Cercando l'Infinito
Cercando l'Infinito
La ricerca di una calibrata e armoniosa fusione tra viaggio fisico reale e viaggio mentale sovradimensionale rappresenta uno degli aspetti centrali della recente produzione pittorica dell’artista romana Stefania Di Filippo. Le sue opere, caratterizzate da un misurato bilanciamento cromatico e dalla liquida scorrevolezza del colore, si potrebbero definire come l'esito di un processo esperenziale in cui immaginazione e realtà convergono e si risolvono nel fare pittorico. La pittura assume di volta in volta la forma e i connotati simbolico-poetici delle metamorfosi conoscitive scaturite sia dalla relazione con l’ambiente che abitualmente circonda l'artista, sia dal contatto con le differenti culture, atmosfere, paesaggi da lei incontrati in occasione di alcuni viaggi compiuti negli scorsi anni alla scoperta dei siti in cui sorsero le antiche civiltà bagnate dal Mediterraneo, come nel caso delle opere che danno vita a questa mostra, nate a seguito di un viaggio in Turchia nel 2009 ed in particolare dalla stimolazione e suggestione della visione, dall’alto di una mongolfiera, del paesaggio e del territorio della Cappadocia. Analizzando da vicino i lavori esposti, si potrà infatti cogliere nella tavolozza utilizzata dall’artista, composta prevalentemente da colori tenui e caldi, come questa evochi l'orografia della regione turca, mentre la leggerezza del colore liquido ricordi l'atmosfera rarefatta dell'esperienza del volo. La visione aerea viene in questo modo sublimata dalla sensibilità dell'artista e rielaborata in una personale e vibrante mappatura del reale.
Il punto di vista insolito che il viaggio reale ha offerto, dischiude il senso di stupore che l'artista infonde alla realtà su cui il suo sguardo si posa, mantenendo intatta nella trasfigurazione pittorica l'emozione che l'ha generata. Di Filippo conserva lo sguardo prezioso del poeta fanciullino che si rivolge al mondo, ai misteri della natura come alle piccole cose, guidato dalla meraviglia prodotta dalla scoperta. Le opere contengono la tensione della ricerca e il senso del mistero che genera la segreta corrispondenza tra il mondo della natura e quello dell'interiorità umana, tra il paesaggio fisico e quello dell'anima.
Il titolo della mostra, Cercando l'infinito, allude a questa ricerca costante che procede fuori e dentro di sé, nel passato e nel presente, come nello stato della veglia e del sogno, fino a confondere e a perdere i confini tra le due dimensioni.
La pittura è astratta, ma nata da suggestioni reali che conserva e che lo spettatore riattiva, innescando un meccanismo relazionale con l'opera.
Oltre agli olii e agli acquerelli, i lavori sono realizzati con tecnica mista e includono materiale extrapittorico. Anche in questa sperimentazione di tecniche, il viaggio fisico e il viaggio mentale si amalgamano; l'olio avvolge i materiali provenienti dalla quotidianità e li tiene assieme come se custodisse un ricordo, una memoria. Le fotografie, gli stralci di giornali e di carta così trasfigurati testimoniano un'esperienza insieme individuale e collettiva.
In altre opere invece, è impiegato un tessuto, una tela garzata usata dalle modelliste. Oltre a essere un elemento caro all'artista, proveniente da una famiglia di sarti, il tessuto è anche metafora del territorio che si dispiega sotto il nostro sguardo, ma che nasconde tra le sue pieghe, vite, tradizioni, culture diverse, invitandoci quindi ad entrare in profondità, nell’essenza delle cose per cogliere l’autenticità della vita nelle sue sempre rinnovate manifestazioni.
Quella della Di Filippo è in sostanza un tipo di ricerca condotta tutta all’interno della pittura e dei suoi elementi costitutivi che mira a mettere in evidenza attraverso la sua innata forza generatrice d’immagini, la meraviglia di un mondo in cui l’armonia, la poesia, il sentimento e l’emozione si sono dati tutti magicamente appuntamento.
Alberto Dambruoso